Fisiologia dell'Ariete
Ora
vorrei parlarvi della disciplina che studia le funzioni dei viventi.
Fisiologia
dell’Ariete: il momento della nascita dell’Ariete è quello in cui la natura si
risveglia. Una grande forza cosmica, un grande fuoco danno ondate di linfa a
milioni di gemme e germogli che si
aprono
faticosamente la strada nella terra per giungere alla luce: sbocciano i fiori,
cantano gli uccelli; le forze magnetiche del Sole, della Luna e degli Astri,
combinate fra loro, inducono nei corpi un più rapido scorrere della linfa, e di
questo grande risveglio cosmico, di questa immensa energia
creatrice
i nativi Ariete portano una chiara impronta, la loro energia vitale è possente,
dunque, ma non inesauribile, come preferiscono credere di solito i nativi,
consumando le loro risorse fino all'inverosimile, in effetti è il cervello, la
testa, retta da Marte
l'organo più agguerrito ,
il centro della sua vitalità. Così, come è l’organo più agguerrito, il cervello
è anche il punto più debole, perché logorato spesso dall'eccesso di attività. Eppure l’Ariete rifiuta molto spesso l’idea di potersi fermare o ammalare, e se
proprio cade malato, la sua volontà di reagire sarà
tanto
potente da consentirgli in effetti di spettacolose riprese. Ma tale capacità
può tramutarsi in un errore dalle gravi conseguenze, perché talvolta anche ad
un Ariete occorre tempo per guarire veramente. I problemi di salute che questo
nativo si trova generalmente ad affrontare sono di tre
tipi,
tutti legati alla simbologia del segno, alla testa, al cervello, al sangue e al
ferro. Gli Arieti sono individui a sangue caldo e, quindi, manca loro la
freddezza necessaria in taluni casi di pericolo.
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