domenica 19 aprile 2015

Solitudine



Solitudine

L’esperienza della solitudine non si fa soltanto quando si è soli è possibile sentirsi soli in mezzo alla folla. Sebbene sia impossibile che qualcuno possa prendere il posto di chi avete perso, è importante sapere come chiedere aiuto e sostegno, anziché lasciare che la vostra solitudine vi isoli. Va bene sentirsi soli. Se non riuscite a risolvere le vostre sensazioni di solitudine, sarete sempre dipendenti dalla accettazione e dalla compagnia degli altri. La solitudine non vuol dire che nessuno vi ama o che voi non andate abbastanza bene. Questa convinzione vi impedisce di godere la solitudine del vostro

tempo da soli e vi impedisce di fare nuove conoscenze. L’accettazione delle sensazioni di solitudine identifica un leader efficiente. La tristezza fa star male solo nella misura in cui la giudichiamo negativamente. Integrare la propria tristezza, per la perdita di un familiare ad esempio, non significa che non ne sentirete più la mancanza, né che non siete fedeli o che non lo amate più. Significa invece che non permettete più alla tristezza repressa di influenzare la vostra vita in modi indesiderati. Quando

integrate la tristezza, molto spesso finite col provare gratitudine. Se una persona amata vi lascia, a voi
Resta il suo ricordo invece della sua presenza fisica. Se giudicate negativamente la vostra tristezza, piangerete la perdita della sua presenza fisica, eviterete di parlarne, o forse vi precipiterete a cercare un sostituto, spesso inadatto, per evitare di sentire la perdita. Quando accogliete la tristezza come un’emozione accettabile allora sentite la gratitudine per aver conosciuto la persona e per i ricordi che avete. La tristezza è una risposta naturale a qualunque cambiamento avvenuto nel passato.


A cura dell’Astrologa Rossana

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