Solitudine
L’esperienza della solitudine non
si fa soltanto quando si è soli è possibile sentirsi soli in mezzo alla folla. Sebbene
sia impossibile che qualcuno possa prendere il posto di chi avete perso, è
importante sapere come chiedere aiuto e sostegno, anziché lasciare che la
vostra solitudine vi isoli. Va bene sentirsi soli. Se non riuscite a risolvere
le vostre sensazioni di solitudine, sarete sempre dipendenti dalla accettazione
e dalla compagnia degli altri. La solitudine non vuol dire che nessuno vi ama o
che voi non andate abbastanza bene. Questa convinzione vi impedisce di godere
la solitudine del vostro
tempo da soli e vi impedisce di
fare nuove conoscenze. L’accettazione delle sensazioni di solitudine identifica
un leader efficiente. La tristezza fa star male solo nella misura in cui la
giudichiamo negativamente. Integrare la propria tristezza, per la perdita di un
familiare ad esempio, non significa che non ne sentirete più la mancanza, né che
non siete fedeli o che non lo amate più. Significa invece che non permettete
più alla tristezza repressa di influenzare la vostra vita in modi indesiderati.
Quando
integrate la tristezza, molto
spesso finite col provare gratitudine. Se una persona amata vi lascia, a voi
Resta il suo ricordo invece della
sua presenza fisica. Se giudicate negativamente la vostra tristezza, piangerete
la perdita della sua presenza fisica, eviterete di parlarne, o forse vi
precipiterete a cercare un sostituto, spesso inadatto, per evitare di sentire
la perdita. Quando accogliete la tristezza come un’emozione accettabile allora
sentite la gratitudine per aver conosciuto la persona e per i ricordi che
avete. La tristezza è una risposta naturale a qualunque cambiamento avvenuto
nel passato.
A cura dell’Astrologa Rossana
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