lunedì 27 aprile 2015

arte e astrologia 2



Giove si congiunse a Saturno nel 1940, e l'anno dopo Saturno si congiunse ad Urano... l'esplosivo Urano. In quello stesso anno,  la costruzione della bomba atomica ebbe inizio Non fu inizio, come sappiamo, ma fine; o meglio l'inizio della fine. I nazisti avevano già bandito l'arte moderna ed esiliato

o perseguitato gli artisti che la rappresentavano; la guerra fece il resto. E la seconda guerra, a differenza della prima, fu davvero "mondiale", perché scosse, offese e ferì l'anima del mondo, e non solo l'esistenza collettiva.


Fu, in un certo senso, un nuovo Rinascimento, che in comune con il primo ebbe il recupero dei valori "classici" intesi non come imitazione ma come corrispondenza al proprio tempo, ma che proprio per questo fu anche qualcosa di assolutamente diverso. Il Rinascimento, con la scoperta della prospettiva, aveva introdotto un nuovo modo di guardare la realtà; ora, l'arte suggeriva l'esistenza di una nuova realtà, esprimibile solo attraverso simboli: "forme di

pensiero" o "emozioni musicali" Già Picasso aveva parlato di un'arte che "costruisse" e non più "copiasse", invocando la necessità di guardare il
mondo con "gli occhi della mente"; e in effetti fu un'arte squisitamente mentale, la sua, così come ultra-mentale, si potrebbe dire, fu l'arte di Dalì e il surrealismo in genere. L'astrattismo fu invece un'arte spirituale, che andando oltre l'apparenza sensibile investigava sul mistero dell'essere e sul suo senso più profondo.

Questo è il testimone che quella generazione di artisti consegnò alle generazioni future, ma che poi fu disperso, potarlo o accantonato nell'illusione progressista degli ultimi cinquant'anni. Ora, all'alba della nuova Era, ci si accorge che manca qualcosa, e lo si cerca. Auguriamoci che una nuova arte sappia ritrovare quel testimone, e anti.

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