Giove si congiunse a Saturno nel 1940, e
l'anno dopo Saturno si congiunse ad Urano... l'esplosivo Urano. In quello
stesso anno, la costruzione della bomba atomica ebbe inizio Non fu
inizio, come sappiamo, ma fine; o meglio l'inizio della fine. I nazisti avevano
già bandito l'arte moderna ed esiliato
o perseguitato gli artisti che la
rappresentavano; la guerra fece il resto. E la seconda guerra, a differenza
della prima, fu davvero "mondiale", perché scosse, offese e ferì
l'anima del mondo, e non solo l'esistenza collettiva.
Fu, in un certo senso,
un nuovo Rinascimento, che in comune con il primo ebbe il recupero dei valori
"classici" intesi non come imitazione ma come corrispondenza al
proprio tempo, ma che proprio per questo fu anche qualcosa di assolutamente
diverso. Il Rinascimento, con la scoperta della prospettiva, aveva introdotto
un nuovo modo di guardare la realtà; ora, l'arte suggeriva l'esistenza di
una nuova realtà, esprimibile solo attraverso simboli:
"forme di
pensiero" o
"emozioni musicali" Già Picasso aveva parlato di un'arte che
"costruisse" e non più "copiasse", invocando la necessità
di guardare il
mondo con "gli occhi della mente"; e in effetti fu
un'arte squisitamente mentale, la sua, così come ultra-mentale, si potrebbe
dire, fu l'arte di Dalì e il surrealismo in genere. L'astrattismo fu invece
un'arte spirituale, che andando oltre l'apparenza sensibile investigava sul
mistero dell'essere e sul suo senso più profondo.
Questo è il testimone
che quella generazione di artisti consegnò alle generazioni future, ma che
poi fu disperso, potarlo o accantonato nell'illusione progressista degli
ultimi cinquant'anni. Ora, all'alba della nuova Era, ci si accorge che manca
qualcosa, e lo si cerca. Auguriamoci che una nuova arte sappia ritrovare quel
testimone, e anti.
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