sabato 9 maggio 2015





Fisiologia della Vergine:
Nel segno precedente il raccolto appena fatto dava la gioia del possesso, nella Vergine, invece, il ciclo naturale prevede una stasi, un riposo, un momento di riflessione. Il

raccolto, infatti, non va subito consumato, al contrario, occorrerà stiparlo nei magazzini per provvedere al futuro. Contemporaneamente è necessario predisporre ogni cosa affinché il ciclo vegetativo possa riprendere, tenendo da parte i semi che a questo serviranno. La Vergine li

accumula dividendo quelli buoni da quelli cattivi per dare all’individuo le risorse necessarie a compiere un passo avanti, un salto qualitativo nel suo rapporto con il mistero da cui proviene. Conserva l’utile ed elimina l’inutile, proprio come l’intestino, organo doppio come doppio il segno

della Vergine. Questo organo molto sensibile è esposto a coliti o costipazione, gli psicologi vi leggono il complesso che determina avarizia, derivati quasi sempre da una somatizzazione di ansie, tensioni e conflitti interiori. Poiché niente come i malanni intestinali trae giovamento da una

alimentazione equilibrata e appropriata, per forza di cose, il Vergine si interessa ai problemi dietetici che tanto posto hanno nella sua vita, giungendo a una vera competenza sull’argomento. Temperamento nervoso può altresì favorire l’insorgere di disturbi neurovegetativi che danno al


verginiano la sensazione di stare sempre male senza poter capire di cosa si tratti. Il verginiano è molto disponibile ai discorsi sulla salute, tanto che si dice che questo segno sia legato alla medicina.




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